Comunità e partecipazione

Comunità e partecipazione

Democrazia più partecipata.

Vogliamo una democrazia più partecipata, che si nutra e si alimenti del dialogo con professionisti, associazioni e corpi intermedi: partiti, movimenti, le vere risorse del nostro Paese.

I corpi intermedi della società civile sono risorse e luoghi di discussione utili nel processo decisionale. La più ampia condivisione delle idee porta a una maggiore libertà di scelta per questo non tolleriamo chi con alchimie legislative punta a svuotare il libero voto del suo valore fondamentale per prendere tutto con pochi consensi.

Da anni, invece, assistiamo da più parti al diffondersi di slogan, parole d’ordine e idee che vedono in qualsiasi libera iniziativa della società un impaccio e un ostacolo alla capacità e velocità di decisione. Il risultato è la trasformazione dei partiti in comitati elettorali, strumenti per il consenso del leader di turno, nella logica perversa dell’uomo solo al comando. E, nello stesso tempo, la demonizzazione delle associazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, con la svalutazione del confronto e del dialogo sociale.

Occorre riavviare un processo di educazione alla democrazia e alla partecipazione che rimetta al centro del vivere comunitario il valore dell’associazionismo politico e sociale.

Occorre rilanciare un reale cammino di maturazione della nostra democrazia, individuando innanzitutto meccanismi di scelta della classe dirigente politica che permettano di ristabilire un rapporto di corretta e trasparente rappresentanza tra elettore ed eletto. In questo contesto, una democrazia evoluta non può non avere nei partiti politici e nell’associazionismo sociale la base vitale e la linfa per un suo più efficace e solidale funzionamento.

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