Due anni di pandemia, due anni di sforzo collettivo da parte della società civile e della comunità scientifica ancora non sono bastati. Dopo i sacrifici, le morti, le perdite economiche, dopo il momento più duro della storia mondiale dal dopoguerra, francamente è arrivato il momento di dire basta alla polemica populista no vax. Ho sempre rispettato tutte le posizioni e le diversità di vedute, mantenendo aperto il dialogo anche con chi ha idee diverse dalle mie e difendendo la necessità di convincere con la ragione e non con gli insulti le persone timorose di fare il vaccino. Ma adesso basta. Siamo di fronte al rifiuto più totale della logica e della scienza, la stessa scienza che ci ha permesso di sconfiggere malattie che fino a cinquant’anni fa erano considerate incurabili. E non mi riferisco ovviamente alla scienza dei talk show: parlo di anni di studi, esperimenti e indagini condotte con l’unico obiettivo di migliorare la salute umana e terrestre. In una società avanzata come la nostra, non è più accettabile sentire persone prive di alcuna conoscenza scientifica e tecnica dibattere con ragioni puramente inventate. Ci ritroviamo così in una guerra di posizione tra fazioni avverse, quando l’unico nemico da sconfiggere è il virus. I dati, che piaccia o meno, parlano chiaro: il vaccino protegge dalle forme più gravi di infezione ed è l’unico strumento in grado di assicurarci una convivenza con il virus. Ripeto, convivenza: l’uomo non ha il potere di eradicare le malattie, ma ha la possibilità di “addomesticarle” e renderle meno pericolose per la salute. I due terzi delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati: ma davvero ancora volete combattere una guerra ideologica mettendo a rischio la vostra vita e quella degli altri? Ma soprattutto, quali sono le soluzioni proposte dal mondo no vax? E non parlo di soluzioni proposte da qualche isolata figura, ma soluzioni che trovino concordi tutto il mondo scientifico che dedica la propria vita a questo. Ma è possibile che si esulti quando una persona vaccinata muore? O che non si attenda un minuto per strumentalizzare la morte di un uomo – penso al presidente Sassoli – cercando una presunta correlazione con il vaccino. Onestamente basta. Chi ha agito per la sua comunità, vaccinandosi, non può continuare a essere ostaggio di scelte ideologiche scellerate. La libertà di cui parlano i no vax è solo la loro libertà, a scapito di quella di tutti gli altri. In un mondo dove grazie ad Internet sembra facile sentirsi conoscitori di tutto, forse è arrivato il momento di fare un passo indietro, affidandoci alla conoscenza della comunità scientifica che ha permesso grandi scoperte che fino ad oggi ci hanno salvato la vita. Il resto è fuffa, basta.
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