Basilicata, il sogno “coast to coast”

‘Vola’. Lo ripete il cantautore Max Gazzè nella sua meravigliosa ‘Mentre dormi’, che impreziosisce ‘Basilicata coast to coast’, il film diretto e interpretato da Rocco Papaleo, eccellenza artistica della nostra regione. ‘Adesso vola’. Oggi salgo a bordo della fantasia e mi proietto in uno scenario di domani, tra vent’anni, nel 2040. Ho ali impavide, parto per un sogno e guardo dall’alto la mia Basilicata, terra dove sono nato e cresciuto, che mi ha formato e reso l’uomo, l’ingegnere, il politico che sono oggi. La osservo, è un’unica grande città.

Reticoli di campi cesellati, il tratto netto e ordinato dell’agire umano, il mutevole skyline naturale, specchi d’acqua come diamanti che brillano al sole, percorsi che si inseguono e raccontano i popoli che nei millenni hanno dato la vita qui. Può sembrare inutile, ma sognare è un esercizio che si coniuga bene nel presente per immaginare il futuro. Volo e vedo la “città Basilicata” come uno spazio senza barriere, che richiama e rinvigorisce la propria anima attraendo le menti di chi, negli anni passati, è andato fuori per lavoro.

Volo e vedo la “città Basilicata” brulicare, grazie a politiche di incentivi fiscali, attenzione all’ambiente e programmazione strategica che hanno ridato dignità al lavoro, trattenuto i giovani e incoraggiato le famiglie a non spopolare i nostri meravigliosi territori. Ecco accendersi l’insegna SW: non è più solo un acronimo che indica le lunghe auto prodotte nel Vulture Melfese o il lavoro agile, ma significa South Working, lavoro al Sud e, soprattutto, per il Sud. Volo e vedo la città Basilicata come il luogo dove fin da bambini si trova la propria strada, con strumenti pedagogici e sociologici all’avanguardia, forniti dagli eccellenti educatori che nascono da queste parti, con un’università con pochi corsi ma specialistici e di alta qualità.

È come un museo a cielo aperto, interattivo, con arte, musica, scienze, tecnica e carburante pulito, in grado di irrorare e mettere in moto i cilindri della curiosità e dell’intelligenza per tutte le generazioni. E poi ci sono parchi tematici sulla storia e sulle storie di Orazio, della Magna Grecia, della storia dell’uomo, dei Bizantini e dei Borboni. Continuo a volare e vedo la città Basilicata con la Capitale della Cultura Matera, il Parco delle chiese rupestri, le Piccole Dolomiti Lucane, le cascate di San Fele, il Parco Nazionale del Pollino e della Val d’Agri, attrezzati, interattivi e protesi verso tutto il mondo, con continue contaminazioni sociologiche e culturali.

Vedo le aree archeologiche di Grumentum e del Metapontino colme di turisti che arrivano da ogni parte del mondo. Splende Maratea, “la perla del Tirreno”, incastonata in un monile di turismo organizzato, attrattivo, con servizi e strutture all’avanguardia e un porto turistico accogliente e sempre più green, come se fossimo partiti per… altri lidi. E a proposito di gioielli, vedo “Sua Maestà” il peperone crusco ben saldo sul trono, con quella dignità di rango a lungo negata e ignorata e la sua “First Lady”, la fragola di Policoro, prelibatezza di calibro mondiale. In vetrina spiccano i laboratori degli artigiani, quelle botteghe dove stupire, e stupirsi apprendendo. Il passante ferroviario collega Matera e Potenza, dotato di adeguate infrastrutture tecnologiche, e interventi di riqualificazione di interi quartieri lungo il tragitto. I due capoluoghi, non più divisi da sterili campanilismi, sono anche serviti dalla metropolitana leggera che, a discapito dell’aggettivo, ha ricadute rilevanti nella vita quotidiana dei cittadini.

Non è finita: nel mio viaggio visito borghi caratteristici come Acerenza, Accettura Castelmezzano, Irsina, Rotondella e tanti altri, agevolmente raggiungibili e fruibili da chiunque. E poi i rifiuti, gestiti intelligentemente e considerati come risorse, sull’onda della sostenibilità e del riuso. Volo ancora e vedo la città Basilicata mettere in condizione la sua gente di curarsi nell’ospedale più prossimo, senza imbarcarsi in estenuanti, costosi e spesso umilianti viaggi della speranza.

Dopo aver volato e aver visto la città Basilicata “da punta a punta”, ritorno con i piedi qui giù, atterrando nell’aeroporto della nostra Lucania, finalmente capace di attrarre non solo voli pindarici.
“Adesso vola, oltre tutte le stelle, alla fine del mondo vedrai, i nostri sogni diventano veri”. Concedimelo Max, stavolta le ho cantate e suonate io.
On. Gianluca Rospi
Deputato e presidente “Popolo Protagonista”

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